Il 18 maggio 1920 viene fondato il primo consiglio direttivo della Croce Verde Bellinzona. La sede è nel Palazzo Comunale. Si iniziano le manovre di addestramento con l'utilizzo della prima lettiga a mano.
Croce Verde Bellinzona interviene in un degli incidenti ferroviaria più gravi capitati in Ticino: "Il disastro di San Paolo" del 23 aprile 1924. Causò 15 morti e 10 feriti gravi. Due treni passeggeri si scontrarono e da una carrozza illuminata ancora a gas si sviluppò un incendio che distrusse tutto il convoglio. Questo avvenimento è ancora vivo nella memoria di qualche bellinzonese, che allora accorse svegliato dal boato delle esplosioni.
Una manifestazione cambierà il volto dell'assetto cittadino, e non solo: il "Tiro Federale", svoltasi dal 12 al 18 luglio di quell'anno. Per l'occasione viene acquistata una nuova autolettiga: una "Bianchi".
I nostri militi vengono arruolati e dal momento che CVB non accettava donne, il servizio sanitario veniva affidato alle samaritane che uscivano dalle sezioni appena nate nel nostro comprensorio.
La famiglia Dionigi Resinelli regala alla CVB un'autolettiga "Packard" che rimarrà in servizio fino al 1969. Viene inaugurata anche una nuova divisa per i nostri militi.
Nasce il "Servizio Autolettiga Mesolcina e Calanca" e la CVB lascia al nuovo Ente il settore d'intervento e di trasporto dei feriti e malati di quella regione.
Nuova Legge cantonale sul coordinamento e il sussidiamento del soccorso preospedaliero e nasce la Federazione Cantonale Ticinese Servizi Autoambulanze (FCTSA).
In base alle nuove esigenze di pronto intervento, viene acquistata la prima ambulanza di salvataggio: un "Chevrolet Chevy-Van" rialzato, che garantisce una migliore assistenza ai pazienti. Gli interventi non vengono più eseguiti dai militi o samaritani, ma dai Soccorritori volontari.
Realizzazione della Centrale Operativa di allarme e coordinamento sanitario, con l'introduzione del numero unico di chiamata: il 144. Festeggiamenti a Bellinzona per il 75mo di fondazione dell'Ente.
Nascita del DIM, Dispositivo di Incidente Maggiore, dall'esigenza di colmare una lacuna di competenza, conoscenza e coordinamento nelle situazioni di incidenti e catastrofi con più di dieci feriti, che superano le capacità di gestione dei servizi di soccorso locali.