Com’è noto, in Svizzera e nel Cantone Ticino in modo particolare, il fenomeno dell’invecchiamento della popolazione è in crescita costante da ormai parecchio tempo. Ciò rende necessario e addirittura indispensabile, dal punto di vista tecnologico e organizzativo, lo studio di soluzioni in grado di favorire la permanenza degli anziani al proprio domicilio il più a lungo possibile.
A tale scopo, da oltre trent’anni, in Ticino è a disposizione delle cittadine e dei cittadini che ne fanno richiesta un servizio di “Telesoccorso”, un sistema di allarme che consente, soprattutto alle persone anziane sole o con particolari bisogni, di condurre con maggior sicurezza una vita autonoma a casa, sapendo di poter contare in caso di emergenza su un aiuto professionale e tempestivo in ogni momento della giornata. Sin dagli inizi, sotto l’impulso dell’allora Dipartimento cantonale delle Opere sociali, il servizio di Telesoccorso è stato congiuntamente assicurato dall’Associazione Ticinese Terza Età (ATTE) e dalla Croce Verde Bellinzona (CVB), la quale ha agito in accordo con gli altri Enti di servizio d’ambulanza presenti sul territorio.
L’ATTE e la CVB hanno sempre operato a favore dello sviluppo del servizio. Proprio per questo, dopo aver sentito anche il parere del Dipartimento Sanità e Socialità, hanno scelto di effettuare un cambiamento gestionale volto a soddisfare le esigenze dei sempre più numerosi utenti del Telesoccorso. Tale riorganizzazione è confluita nell’istituzione concordata di un unico Ente erogatore del servizio.
A partire dal 1° luglio 2018, il Servizio di Telesoccorso è gestito integralmente dalla neocostituita entità: il Telesoccorso della Svizzera Italiana.
Si tratta di un cambiamento con il quale si mira a rendere il servizio ancor più efficiente e utile all’utenza. All’interno della nuova struttura organizzativa l’ATTE si occuperà di tutti gli aspetti amministrativi. La CVB sarà invece impegnata nella gestione operativa degli apparecchi in dotazione, d’intesa con gli altri attori del servizio di soccorso preospedaliero del Cantone, che continueranno a collaborare, nel loro rispettivo campo di azione, alle chiamate di soccorso.
Allo scopo di unificare e semplificare una gestione amministrativa che coinvolge ormai alcune migliaia di persone e, nello stesso tempo, per poter proseguire con il progressivo acquisto di nuovi apparecchi e assicurare l’aggiornamento puntuale delle attrezzature e dei programmi informatici già in uso presso la Centrale di soccorso 144, si è resa necessaria una, seppur contenuta, ridefinizione delle condizioni finanziarie di erogazione del servizio di Telesoccorso.
A partire da luglio 2018 è entrato in vigore un nuovo tariffario del servizio di Telesoccorso, che prevede – per tutti gli apparecchi attualmente messi a disposizione – un costo dell’abbonamento di CHF 38 mensili (da aggiungere i costi di installazione di CHF 202).
La nascita del servizio
Nel 1984 si iniziò a discutere di quella che era per CVB una novità: il… Teleallarme!
Le PTT avevano già introdotto un congegno che permetteva all’abbonato in difficoltà di inviare un segnale di allarme alla sua Centrale, che provvedeva poi a deviarlo a quattro persone (in genere i familiari).
Tale sistema però non permetteva un “dialogo a voce” tra la Centrale, il paziente e i suoi familiari: un limite che CVB voleva superare.
Ecco quindi che nel 1986 a Bellinzona venne stipulato un contratto tra la ditta Ericsson e l’ATAD per l’acquisto di 7 apparecchi del modello “Ericare” destinati ai primi abbonati del servizio. Per evitare di deviare le chiamate all’ospedale, fu potenziato il team dell’Ente con alcuni volontari e professionisti che dormivano in sede, garantendo così un immediato intervento anche di notte. Questo aspetto, anche se in un primo tempo comportò un aumento di oneri finanziari e di personale, contribuì in seguito a migliorare il servizio notturno della stessa CVB. L’Ente introdusse infatti nel corso del tempo ulteriori collaboratori per poter rispondere 24 ore su 24 sia alle chiamate d’intervento che a quelle dell’Ericare.
Nel 1993 la CVB e l’ATTE hanno firmato una prima convenzione di collaborazione per garantire e sviluppare il servizio di telesoccorso in tutto il territorio del Cantone Ticino.
Nel 1995 la Centrale Ticino Soccorso ha assunto anche il mandato per la gestione del Telesoccorso, delegando poi l’intervento ai vari enti competenti che si occupano del soccorso sul territorio cantonale.
Sin dall’inizio, questo sistema ha riscosso la fiducia della popolazione proprio per la sua caratteristica: quella di avere una persona (l’operatore della Centrale Ticino Soccorso) professionale e competente nel campo sanitario della medicina d’urgenza che sa come gestire una chiamata d’aiuto, è in grado di decidere se avvisare un parente prossimo alla vittima che lo vada ad assistere, oppure se inviare un’autoambulanza.
Un altro vantaggio di questo sistema è che, grazie a una serie di domande guidate, l’operatore può fin da subito delineare un quadro completo del paziente, incluse eventuali patologie in corso e altri dettagli che saranno poi utili alla gestione dell’intervento da parte dei soccorritori.
L’invecchiamento della popolazione
La ragione principale del costante invecchiamento della popolazione nelle società occidentali è da ricercare nel progressivo allungamento della vita media. In particolare, in Svizzera la speranza di vita alla nascita è attualmente una delle più elevate al mondo e dal 1900 ad oggi è praticamente raddoppiata: da 46,2 a 80,5 anni per gli uomini e da 48,9 a 84,7 anni per le donne.
In Ticino, l’aspettativa di vita di chi aveva compiuto 65 anni nel 2012 era di ulteriori 19,1 anni per gli uomini e di 22,1 anni per le donne. Il che portava le loro rispettive speranze di vita a 84,1 e 87,1 anni, al primo posto rispetto agli altri Cantoni svizzeri.
Sullo sfondo di questo quadro demografico, alla fine del 2012 in Ticino risiedevano 72.000 persone di 65 e più anni. Di queste, 52.000 avevano un’età compresa tra i 65 e i 79 anni e i restanti 20.000 di 80 e più anni. Con 21 anziani di 65 e più anni ogni 100 abitanti, di cui 6 ultraottantenni, il Ticino ha gli indici cantonali di anzianità e di grande anzianità più alti del paese.
Per ulteriori informazioni sul Telesoccorso della Svizzera Italiana, consultare il sito www.atte.ch, oppure telefonare al n. 091 850 05 53. Per iscrizioni al servizio di Telesoccorso: https://shop.atte.ch/it-it/product/TeleassistanceRegistration